ARCES VIADANA, in partenza il terzo carico umanitario, preannunciato addirittura un quarto.
Una settimana molto intensa per i volontari dell'ARCES di Viadana compreso il temerario Presidente che non si arrende mai, con tanta forza di volontà, nonostante tutto. La terza raccolta andata a buon fine, la consegna dei pacchetti alimentari del Banco Alimentare Emilia Romagna, alle famiglie del territorio Viadanese in condizioni di difficoltà e indigenza, con l'aggiunta di circa venti famiglie arrivate dalla guerra, a queste riunite si è dato le giuste spiegazioni per la scuola, la sanità e tutti i documenti da fare, ma la cosa che rende orgogliosi che si preannuncia una quarta missione per l'Ucraina.
Di particolare importanza l'aiuto che daranno i docenti e il personale ATA dell'Istituto Sanfelice delle tre sedi (Ragioneria, San Giovanni Bosco, Liceo)che si stanno organizzando in una loro raccolta interna, che andrà proprio all'ARCES di Viadana. Tutto andrà nuovamente a Sumy, visto che si è instaurato un bel rapporto con la popolazione del posto, questo merito della nostra volontaria Valentina originaria di quel paese. Non nasconde la commozione Giuseppe Guarino, già dal primo carico, era rimasto soddisfatto per aver contribuito da soli con la forza solo dei cittadini, non pensando che si arrivasse addirittura a quattro con l'aiuto dei Docenti e personale ATA dell'Istituto Sanfelice, di cui si ringrazia il Dirigente Scolastico Alessandro Cau per la disponibilità e autorizzazione. Non ci sentiamo più soli, la gente ci sta riconoscendo non per visibilità ma per quello che facciamo di buono per alleviare le difficoltà del prossimo.
Il carico è partito alle 10,30 tra gli abbracci , le lacrime di Valentina e la sorella Nina pronta alla partenza con i suoi nipoti, e con tutti i volontari. La città di Sumy essendo vicino alla Russia sta per essere proprio accerchiata nel tentativo di diventare territorio russo, anche se al momento vi è strana ritirata che sa di riorganizzazione militare, ed è questa la maggiore preoccupazione, quella di una svolta finale di una carneficina mai vista, speriamo che la pace trionfi e non avvenga ciò.
Che la Pasqua che sta arrivando abbatta le tenebre con la luce della fratellanza. Questo è il nostro volontariato fatto con amore diventato in noi stile di vita.