ARCES VIADANA, disagio Giovanile: la ricetta di Giovanni Frijio sposata da ARCES
Cultura, società , sicurezza e partecipazione giovanile, riflessioni tratte dal libro dello scrittore Giovanni Frijio dirigente Arces di Viadana OdV.
Mentre tutti si interrogano cosa fare per e con i giovani, in questo periodo di crisi di valori che trovano rifugio in atti di vandalismo, arroganza e violenza, ultimo in queste ore, il Presidente di ARCES OdV Viadana Giuseppe Guarino propone la ricetta di progettualità che è inserita nel libro del socio-volontario Giovanni Frijio : Il coraggio di vivere nella legalità. Dal social o dai media dove ognuno esprime il suo pensiero, condivisibile o no, si propone di vivere insieme ai giovani con atti e fatti concreti, ma soprattutto una presa di coscienza da parte delle amministrazioni pubbliche locali, enti e associazioni presenti nel territorio.
Cultura, società , sicurezza e partecipazione giovanile, riflessioni tratte dal libro dello scrittore Giovanni Frijio. Tali considerazioni sono da ritenersi come suggerimento agli enti locali, ad offrire disponibilità alle associazioni a collaborare con l’amministrazione. Quindi riflessioni che potrebbero essere valide per ogni comune.
Per superare la paura del futuro I giovani senza punti di riferimento, in balia della paura del domani, resi ancora più vulnerabili dalla crisi dei valori del mondo degli adulti, in una situazione di mutamenti radicali del mondo del lavoro e della economia globalizzata. Negli ultimi anni vivono un ulteriore imbarbarimento dei rapporti sociali, vandalismi giovanili e violenze di gruppi che diventano sempre più frequenti. È compito della generazione degli adulti farli sentire a loro agio, responsabilizzarli ma non viziandoli, rendendoli partecipi ed attivi, offrendo loro dei giusti spazi ed opportunità di organizzarsi, in attività reali di rapporti umani, e fuori dei rapporti virtuali. I Giovani assicurano il nostro futuro. Coinvolgerli nel progetto del futuro, assicurando continuità di una qualità superiore, di insegnamento ed un miglioramento del rapporto genitori scuola tra formazione ed educazione, abbattimenti di barriere ed esclusioni sociali. Creando anche una rete di collaborazione fra scuole, formazione professionale, sport, cultura, economia ed imprenditori, associazioni di promozione culturale e di volontariato.
Continuità e progresso La sicurezza è un bisogno fondamentale per i cittadini, vanno quindi rafforzati le attività di ordine pubblico in termini più generali, verso la prevenzione della micro e macro criminalità e tossico dipendenza, magari, integrando l’azione di ordine pubblico con momenti di aggregazione sociale e culturale. Si potrebbe pensare a dei centri giovanili cogestiti da alcune associazioni e da un comitato di giovani che programmino le loro attività. Allo stesso tempo una rete socio culturale che si occupi della questione femminile, elevare il livello culturale dell’uomo che ha una concezione possessiva della donna.
La vita buona in una società attiva L’integrazione non è qualcosa di concreto che si possa ottenere attraverso un documento, un foglio di carta, è un processo socio culturale evolutivo e continuo. L’integrazione non può essere concepita come processo di assimilazione, alimenterebbe conflitti, sarebbe il peggior viatico alla stessa sicurezza, quindi pluralismo culturale, ci si può integrare senza avanzare pretese rinunciatarie. L’integrazione è l’arricchimento della conoscenza che permetta di abbattere le barriere basate sulla non conoscenza. Noi dobbiamo trasmettere la nostra cultura, l’arte e la storia del nostro paese, anche agli stranieri che vivono qui, perché l’acquisizione di questa conoscenza faciliterà la loro integrazione, essi diventano allo stesso tempo un veicolo di trasmissione della lingua, storia e cultura italiana nel mondo, nonché della diffusione dei prodotti tipici italiani e del made in Italy nel mondo. Questo modo di concepire i rapporti facilita non soltanto l’integrazione, diventa allo stesso tempo anche uno strumento di emarginazione di gruppi integralisti che praticano la violenza, riducendo anche i margini della apologia della violenza, in ultima analisi si fa prevenzione alla sicurezza, attraverso la cultura, attraverso la condivisione di spazi di aggregazione sociale, per tutti i motivi fin qui elencati. L’ARCES HA CHIESTO LOCALI ADEGUATI, PER CREARE VIATICI DI BUONA VITA.
La storia è fatta dalle minoranze consapevoli. La partecipazione è il tema di fondo per superare la crisi della democrazia oltre che grande motivo di riflessioni. La partecipazione deve avere come fondamento interagire con l’articolazione sociale della cittadinanza. Nei momenti di scarse risorse finanziarie vengono spesso penalizzate le attività culturali, noi crediamo che le attività culturali non siano un lusso, sono una esigenza vitale, quindi bisogna dare priorità alla cultura.
Mancano invece strutture che possano permettere attività di tipo culturale, musicale accessoriata di servizi, che permetta alle associazioni di fare serate culturali, musicali, serate danzanti, momenti di aggregazione sociale, insomma attività di contatti personali diretti, per distoglierli dal pericoloso attaccamento e legame morboso dei social.
Attività di questo tipo vengono svolte attualmente soltanto dagli oratori, che non possono naturalmente supportare le esigenze di tutte le altre associazioni. Sviluppare questi concetti all’interno dei Consigli Comunali, cercando di coinvolgere alla vita amministrativa comitati ed associazioni. Valorizzare le differenze culturali promuovendo e facilitando momenti di vita sociale curando l’intreccio di culture diverse ed il dialogo fra le differenti comunità che abitano il comune. Rendere più snello e semplice l’accesso a tutti gli atti comunali per concretizzare il principio della trasparenza dell’amministrazione pubblica. Progetto locali con un processo partecipato e non episodico.
Rafforzamento dell’impegno volontario dei cittadini, onorando queste cariche onorifiche attraverso un riconoscimento annuale alle associazioni. Accesso ai contributi per le associazioni culturali e di volontariato. Ci sembra giusto che i cittadini attivi vengano premiati, in una società che sta diventando sempre più individualista, questo è il minimo che si possa fare per dare credibilità all’impegno socio culturale. Sicuri di ottenere attraverso queste iniziative una maggiore partecipazione dei cittadini e ridurre i margini di esclusione.
Le amministrazioni locali dovrebbero dotarsi di uno strumento di informazione, sulle attività del consiglio, della giunta, bandi, concorsi, attività delle associazioni, appuntamenti ecc. Che può essere un giornalino mensile proprio, oppure di comprare alcune pagine di giornali già distribuiti gratuitamente.
Sport e tempo libero Togliere i giovani dalla strada, offrendo loro spazi per il tempo libero, impegnandoli e responsabilizzandoli direttamente su utilizzo degli impianti sportivi, anche qui le attività degli oratori, non sono ancora sufficienti a garantire strutture per le competizioni agonistiche amatoriali giovanili, spesso vi sono vecchie strutture che possono essere recuperate e messe a disposizione per attività sportive, culturali ed aggregazione sociale. Le prestazioni delle associazioni sono un irrinunciabile lavoro per la solidità sociale della nostra comunità, vanno quindi sostenute, in particolar modo le iniziative dei giovani e delle donne.