ARCES VIADANA, Clochard a Viadana, ARCES "Nel 2013 un intervento diverso"
Tante polemiche ma pochi fatti, anzi nessun fatto concreto. L’opposizione protesta, la maggioranza spiega che non farà nulla adducendo motivazioni al proprio non voler fare nulla. Intanto una famiglia di clochard resta famiglia di clochard, senza che nessuno abbia in realtà fatto qualcosa.
Nel 2013 una situazione analoga era stata risolta in maniera diversa, grazie ad ARCES e grazie alla Consulta e al comune di Viadana. Altri tempi – migliori o peggiori non sta a noi giudicare – sicuramente altri tempi diversi.
Era il dicembre del 2013. Tre rumeni, due uomini e una donna, senza più lavoro ne denaro, furono aiutati dall’associazione di Giuseppe Guarino e dei suoi volontari, rifocillati e vestiti per affrontare la morsa dell’inverno e poi, con l’aiuto dell’Amministrazione e di Marilena Flisi, che allora sovrintendeva la consulta del Volontariato, sistemati.
“Appena ci era giunta la segnalazione d’allarme da parte di alcuni concittadini, i volontari dell’Arces si erano subito attivati con una piccola task force, e si erano prodigati immediatamente rifocillando non solo con alimenti, ma confortando moralmente queste persone. Comune e Consulta poi avevano trovato sistemazione per quelle persone in una casa di accoglienza della zona. I volontari avevano provveduto con i propri mezzi ad accompagnarli presso la casa in cui avevano trovato ospitalità”.
“C’è modo e modo di agire – ha sottolineato il presidente di ARCES Giuseppe Guarino – e se si vuole qualcosa si può fare. Ci teniamo a riprendere quel fatto perché, in fatto di solidarietà, non abbiamo nulla da farci insegnare da nessuno”.